Eurovision, dietro le quinte

27.05.2022

Alessia Rossani 2C - Silvia Gilardi 5L


L'Eurovision Song Contest nasce a Lugano nel 1956 come festival musicale internazionale, precedentemente conosciuto come "Gran Premio Eurovisione della Canzone", ispirato dal nostro Festival di Sanremo.
La kermesse, organizzata annualmente e trasmessa in tutto il mondo, riscuote ormai stabilmente un largo successo di ascolti, che - si stima - negli ultimi anni è stato di circa 300 milioni.

I partecipanti all'edizione 2022 sono stati 40, in rappresentanza dei Paesi che ne hanno preso parte. Oltre ai big five, che accedono di diritto alla finale (Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Francia), sono stati disponibili 20 posti per i 35 semifinalisti.
In occasione della sua 66^ edizione, l'evento musicale più seguito al mondo è arrivato in Italia, grazie alla vittoria dello scorso anno dei Maneskin, rivitalizzando e impreziosendo la città che l'ha ospitato: Torino.

Visitando il capoluogo piemontese nei giorni dell'evento, si percepiva che qualcosa di grande stesse accadendo. La città era un pullulare di lingue e volti interessanti, riunitisi da tutta Europa (e non solo) per sostenere i propri concorrenti.
Assistere alla prova generale della seconda semifinale al Pala Alpitour, poi, è stato davvero emozionante!

Le esibizioni dei 18 concorrenti, tra cui il nostro Achille Lauro che gareggiava per San Marino, si sono susseguite con un intervallo di circa trenta secondi, in cui i tecnici ritiravano la scenografia precedente e montavano assai velocemente quella della performance successiva.
Tra i vari sketch, i padroni di casa, Mika, Alessandro Cattelan e Laura Pausini, si concedevano qualche momento di spontaneità off camera che divertiva il pubblico.
Dopo l'esibizione de Il Volo (terzo posto a Vienna nel 2015 con "Grande Amore", il brano che ha ricevuto in assoluto il numero più alto di voti popolari di tutta la storia dell'Eurovision Song Contest), la prova si è conclusa con la simulazione della pubblicazione dei 10 Paesi che avrebbero avuto accesso alla "Grand Final", grazie ai voti del pubblico europeo.
Lo spettacolo, però, non si esauriva lì: raggiungendo il Parco del Valentino si poteva entrare gratuitamente all'Eurovillage, un vero e proprio Coachella europeo, con stand di cibo e un palco dove si esibivano gli artisti in gara e alcuni vincitori delle scorse edizioni.

Quando si dice che la musica unisce, si intende proprio questo: una manifestazione in cui ogni Paese porta un pezzo della sua tradizione e del suo talento, sullo sfondo dello spirito europeo che ci accomuna tutti.


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