Il cuore da oggi si rigenera

Luca Simonelli 5B

Grande notizia nel mondo della scienza. Un team del King's College di Londra, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Current Opinion in Genetics & Development, è infatti riuscito a rigenerare negli animali le cellule cardiache danneggiate da un infarto, utilizzando una tecnologia simile a quella dei vaccini anticovid di Moderna e Pfizer.

Ora, bisogna sapere (come riporta Mauro Giacca, il leader del gruppo di ricerca) che le cellule del nostro cuore non possono rigenerarsi: quindi, a livello teorico, un uomo muore con lo stesso numero di cellule che aveva alla nascita. Pertanto chi è colpito da infarto, anche se sopravvive, a lungo andare incorrerà in qualche forma di insufficienza cardiaca.

L'infarto, infatti, consiste nella necrosi di uno o più tessuti data dal mancato apporto di sangue, apporto che viene a cessare in quanto le ferite createsi tra le varie cellule e i vari tessuti non vengono sostituite, ma vengono semplicemente cicatrizzate dal nostro organismo. Gli scienziati del King's College hanno identificato delle molecole di micro-RNA che stimolano, attraverso delle proteine, la crescita di nuove cellule cardiache sane, impedendo la cicatrizzazione dei tessuti.

La tecnica usata dagli scienziati è simile a quella dei vaccini: le molecole di micro-RNA, prima di essere iniettate, vengono incapsulate in una particella lipidica (chiamata SNALP, dall'inglese Stable nucleic acid-lipid particles) e successivamente vengono fatte migrare nel cuore del paziente.

Questa scoperta ha una grandissima importanza in quanto permetterebbe agli scienziati di produrre in laboratorio le proteine che stimolano la crescita cellulare per poterle iniettare il prima possibile nei pazienti colpiti da infarto, direttamente in ambulanza o all'arrivo in ospedale, garantendo una maggiore sicurezza nel salvare i malati e, logicamente, una riduzione del rischio di recidiva.