Il pazzo acquisto di Twitter

27.05.2022

Simone Porzio 3B


Ha suscitato scalpore la recente proposta di acquisto da parte di Elon Musk della piattaforma social Twitter. Ripercorriamone insieme il percorso.

Qualche settimana prima del lancio dell'offerta di 43 miliardi di dollari, Elon Musk aveva rivolto ai suoi 81,6 milioni di follower una serie di domande circa il gradimento del social. Ma la domanda che ha cambiato la storia di Twitter è stata quella posta il 26 marzo: «Serve una nuova piattaforma?».

Dopo questa domanda le valutazioni degli analisti sono andate in direzioni diverse. Alcuni hanno pensato che Musk avesse cominciato a preparare il terreno per il lancio di un nuovo social network. E già in questa fase l'esperto di investimenti Dave Lee suggeriva all'imprenditore che la strada migliore da seguire fosse quella di investire proprio sullo stesso Twitter. Così il 4 aprile i tweet si sono trasformati in dollari: Musk ha acquistato il 9,2% delle azioni della società per circa 3 miliardi, una quota sufficiente a farlo diventare il maggiore azionista della società. A poche ore dal suo ingresso ha poi lanciato una proposta, ancora attraverso un sondaggio rivolto agli utenti: «Vorreste che fosse introdotto un bottone per la modifica?».

Negli ultimi anni l'interesse verso la piattaforma è aumentato. Uno dei grandi protagonisti di questo ritorno di fiamma è stato Donald Trump, che con un'attività frenetica quando era Presidente degli Stati Uniti ha reso indispensabile l'uso del social per chiunque fosse interessato alla politica americana.

L'interesse riacceso per Twitter si legge anche nell'andamento delle sue azioni. Fino alla metà del 2016 si poteva vedere un calo drastico nel loro valore. Poi le azioni sono tornate ai livelli del 2014. Con Trump, però, il rapporto di amore-odio con la piattaforma è finito dopo l'assalto a Capitol Hill.

Ora si apre un nuovo capitolo e la domanda di utenti e investitori è la stessa: quanto durerà l'interesse di Musk? Dopo aver acquistato Twitter, Elon Musk non si ferma e annuncia - tramite tweet - che sotto la sua direzione il social network potrebbe diventare a pagamento per alcuni utenti. Il CEO di Tesla e Space X assicura che Twitter rimarrà gratuito per gli utenti comuni, ma aziende e governi potrebbero presto dover pagare un "piccolo costo". Non è dunque chiaro né a quanto ammonterà il costo per gli utenti selezionati né i criteri con cui verranno individuati gli utenti con cui intende battere cassa e se saranno incluse anche organizzazioni no profit, giornalisti e personaggi pubblici.

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